martedì, marzo 11, 2008

Predicibilità e catastrofismo mediatico.


L'ultima catastrofe annunciata è per fortuna abbastanza in là nel tempo da non destare preoccupazioni per noi e la nostra discendenza prossima. La Terra si dissolverà in gas tra 7,5 miliardi di anni a causa di perturbazioni della sua orbita dovute alla mutata attrazione magnetica esercitata dal sole, il tutto è descritto con soprendente assenza di informazioni su un articolo apparso oggi sul Corriere della Sera.
Ci sarebbe di che inorridire, se non fosse che queste catastrofi annunciate sono ormai un motivo ricorrente della stampa sensazionalistica. Naturalmente nessun giudizio per i presunti autori dello studio, che a quanto pare ad oggi non è neanche stato pubblicato. Ma se anche lo fosse stato, probabilmente sarebbe stato troppa grazia per il giornalista andarselo a leggere.
Ad ogni modo, a parte il mio personale disappunto per questo tipo di dis-informazione, traggo spunto per una riflessione che mi sta maggiormente a cuore.
In un sistema caratterizzato da caos deterministico, oltre ad un'elevatissima sensibilità alle condizoni iniziali, riscontriamo anche un'impredicibilità a lungo termine dell'evoluzione futura legata al fatto che l'incertezza iniziale cresce con una legge esponenziale, il cui esponente è noto come (massimo) esponente di Lyapunov del sistema.
Si dimostra facilmente che, per quanto piccolo possa essere questo esponente, per poter raddoppiare il tempo di previsione (cioè quel tempo per il quale siamo disposti ad accettare un errore dato) è necessario ridurre anche di qualche ordine di grandezza l'incertezza iniziale. Dato che questo è strutturalmente impossibile nel caso di misure o serie storiche di dati, ne consegue che il tempo di previsione, per sistemi caotici, è intrinsecamente limitato dalle caratteristiche del sistema stesso. Qualunque stima si collochi oltre il tempo di previsione massimo accettabile non è una previsione ma una divinazione, e come tale deve essere considerata.
La questione è spiegata nelle sue linee essenziali nelle prime dodici slide che segnalo, ad opera del prof. Andrea Rapisarda.
Alla luce di queste nozioni, del fatto che i sistemi astronomici ed il sole in particolare hanno, con molta probabilità, dinamiche caotiche (alcuni riferimenti, tra quelli rintracciabili con Google: Malhotra, Laskar), e che certamente non disponiamo di serie storiche sufficientemente lunghe per avere un'incertezza ragionevolmente piccola, davvero sorprende che si dia tanta enfasi catastrofista ad una ipotesi scientifica certamente discutibile.
Sarò comunque grato a chiunque vorrà postarmi l'articolo autentico, quando verrà pubblicato.

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