domenica, marzo 16, 2008

Le reti oltre il caos.


Il problema dei tre corpi è un classico della fisica: lungamente insoluto, attirò anche l'attenzione di Henri Poincarè nel secolo XIX. Non può essere risolto utilizzando le leggi di Newton, dato che quel sistema di equazioni non è integrabile per questo problema, e già il geniale francese rintracciò nella dinamica dei tre corpi i segni premonitori del caos deterministico.
Generalizzando al caso degli n-corpi, ci troviamo davanti ad un problema non risolvibile analiticamente, certamente caratterizzato da dinamiche non-lineari e fortemente sensibili alle condizioni iniziali. Se ci mettessimo alla ricerca di un modello fisico che segnasse l'anello di congiunzione tra i sistemi non-lineari "semplici" con comportamento caotico, e sistemi aggregati o collettivi costituiti da un gran numero di dinamiche che si influenzano reciprocamente, questo potrebbe essere rappresentato dal problema degli n-corpi.
Il nostro mondo è denso di fenomeni che si possono comprendere se li riconduciamo nel contesto di un sistema a molti componenti interagenti. Di più, l'interazione tra elementi semplici deve essere cercata per studiare fenomeni non comprensibili se valutati con un ottica riduzionistica.
La rete delle interazioni tra componenti considerata su diverse scale è la chiave per comprendere la complessità del mondo che ci circonda, specialmente laddove osserviamo mutamenti inspiegabili, repentini e drastici, tali da stravolgere senza apparente spiegazione la realtà intorno a noi - quei cambiamenti, insomma, per i quali spesso abbiamo necessità di tirare in ballo il concetto di caso.
"In fenomeni che prevedono l'interazione di migliaia o milioni di elementi, l'importante sono l'organizzazione e il comportamento collettivi, per comprendere i quali occorre una teoria generalmente valida per le reti di elementi interagenti.
[...] Il caos, di per sé, non spiega perché una farfalla possa provocare un temporale; spiega invece perché una causa di minima entità possa, in breve tempo, rendere il futuro diverso nei dettagli (es. la posizione di molte molecole) da quello che sarebbe potuto essere. [...] In poche parole, è lecito affermare che, sebbene spieghi la semplice imprevedibilità, il caos non spiega la predisposizione agli sconvolgimenti."
(Mark Buchanan - Ubiquità.)
Il modello delle reti di elementi interagenti è lo strumento concettuale appropriato per descrivere la realtà e studiarne la complessità sotto molteplici punti di vista e negli ambiti più disparati.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto nelle news della morte del padre della teoria del caos,Edward Lorenz. Cercando informazioni sono finita sul tuo blog.Dopo il primo post ne ho letti tanti altri e devo proprio farti i complimenti, sono ben scritti, chiari e interessanti.
Ho scopiazzato un paio di citazioni per parlare nel mio blog di 'caos' , spero non ti dispiaccia, se ci sono problemi fammelo sapere, cancellerò tutto: ventonellanotte@splinder.com

Stefano ha detto...

Grazie per i complimenti -
Naturalmente mi fa solo piacere che tu abbia citato i miei post nel tuo blog.
Torna a trovarmi.
Ciao
Stefano.