giovedì, agosto 07, 2008

Ridondanza e multi-tasking.

Una lezione che dobbiamo imparare dalla natura che ci circonda è che un processo evolutivo efficiente per sostenersi - cioè per perdurare nel suo ciclo di generazione e adattamento in un ambiente esterno ad esso - deve avere almeno due caratteristiche: multi-funzionalità e ridondanza.
Per processo evolutivo qui intendo un qualunque sistema od organizzazione che agisca o reagisca in un ambiente esterno con cui interagisce ed entro cui compete con altri sistemi per la sopravvivenza ed il raggiungimento dei suoi obiettivi, quali che essi siano (es. moltiplicazione, profitto, accrescimento, potere, etc.). Tralasciando la formalizzazione di questi concetti che sarebbe necessaria per contestualizzare questo discorso, dico solo che un tale sistema si troverebbe in uno stato diverso ad ogni passaggio evolutivo proprio in virtù del processo evolutivo che lo caratterizza. In ciascuno stato le singole parti del sistema sono ben definite, operative ed ottimizzate rispetto all'obiettivo - l'ottimizzazione è il risultato dell'efficienza del processo evolutivo, evidentemente.
Senza multi-funzionalità un elemento del sistema prodotto dal processo ha una funzione specifica che, in quanto tale, non può essere abbandonata (altrimenti perché l'evoluzione la avrebbe selezionata per il successo?) delegata ad altri elementi (nel qual caso verrebbe meno la specificità, dato che vi sarebbe almeno un altro elemento del sistema in grado di espletare la stessa funzione). Quell'elemento rappresenta un vicolo cieco del processo evolutivo: esso non potrà ulteriormente evolvere - anche se questo non vuol dire che esso non sia destinato ad essere conservato con successo nel sistema.
Senza ridondanza ogni elemento è indispensabile alla sopravvivenza del sistema stesso: se anche esso fosse multi-funzionale, il semplice abbandonare una delle sue funzioni comprometterebbe il sistema nel suo complesso. Pertanto la sua necessità per il sistema reprime qualunque cambiamento evolutivo che lo riguardi.

Se tutti gli elementi del sistema fossero specifici (monofunzionali) e indispensabili (es. single points of failure), quel sistema non avrebbe ulteriori possibilità di evoluzione e, se si trovasse in un ambiente competitivo, non potrebbe più adattarsi e probabilmente soccomberebbe.

Questo è un risultato ormai consolidato della biologia evolutiva dello sviluppo, dal quale mutiamo questo concetto.


L'intuizione fondamentale che Darwin ebbe fu che lo stesso organo svolge
spesso funzioni completamente distinte allo stesso tempo, e che due organi
distinti possono contribuire contemporaneamente alla stessa funzione. Questa
multifunzionalità e ridondanza crea l'opportunità per l'evoluzione della
specializzazione attraverso la divisione dei compiti.
[...] Capita molto di rado che la natura inventi qualcosa dal nulla, più facilmente rimodella strutture esistenti con geni del kit degli attrezzi che sono già disponibili.
[...] Ciascuna parte di una struttura multifunzionale che sia almeno ridondante per quanto riguarda la funzione costituisce il prerequisito per la specializzazione verso la divisione dei compiti tra due strutture.

Sean B. Carroll - Infinite forme bellissime.



Ciò che ormai è evidente ai biologi per quanto riguarda l'evoluzione in natura appare sensato anche per altri sistemi soggetti a meccanismi evolutivi, come ad esempio il sistema economico in cui viviamo: per sopravvivere un'organizzazione deve essere preparata al cambiamento adattativo - che qui consideriamo alla stregua di un processo evolutivo - da cui scaturisce l'innovazione di cui ha bisogno per competere. Potendo contare su risorse finite, è ovvio che il cambiamento aziendale interviene sugli elementi esistenti trasformandoli.

Ad esempio, un'azienda che produca mobili da giardino potrebbe dover uscire da una situazione contingente di contrazione della domanda: se le sue linee di approvvigionamento e produzione sono multifunzionale potrà intraprendere anche la vendita di materiali per il bricolage specializzando un segmento di tali linee, le quali devono essere organizzate in modo ridondante altrimenti il tentativo di specializzazione non potrebbe essere attuato se non a scapito della produzione di arredamenti da giardino, vitale per l'organizzazione.

Multifunzionalità e ridondanza hanno un ruolo nell'evoluzione (o cambiamento adattativo, o auto-organizzazione) dei sistemi complessi.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto belli gli articoli sulla complessità, ripasserò con più calma
un saluto

Stefano ha detto...

Grazie, e a presto.

Unknown ha detto...

controintuitivo rispetto alle posizioni del management tradizionale, orientato da sempre all'ottimizzazione nell'uso delle risorse..
controintuitivo e assai promettente, dovrebbe far riflettere..
complimenti!
Luca

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu